La Fisiokinesiterapia è il trattamento fisioterapico funzionale alla riabilitazione motoria del paziente mediante ginnastica con funzione terapeutica.

La Fisiokinesiterapia prevede il movimento come prevenzione di disturbi muscolo-scheletrici e come strategia riabilitativa in seguito a traumi o interventi chirurgici.

Lo scopo è educare il paziente all’assunzione di una corretta postura e, soprattutto, al suo mantenimento attraverso specifici esercizi che rafforzino i muscoli.

Si riserva a pazienti con traumi o che hanno subito interventi chirurgici. Si compone di particolari esercizi mirati alla correzione di posture, cause di disturbi muscolo scheletrici. L’obiettivo è il rafforzamento della muscolatura e la rieducazione alla postura corretta. A tale scopo la struttura è equipaggiata di una palestra riabilitativa all’avanguardia: strumento essenziale alla riabilitazione del paziente.

La Tecarterapia è una terapia che agisce infondendo energia ai tessuti attivando naturali processi riparativi e antinfiammatori. La Tecarterapia può essere inserita in tutti i piani terapeutici per la cura e il trattamento delle patologie legate a mani, spalle, ginocchia, gomiti, anca e colonna vertebrale.

La Tecarterapia trova enorme successo nel trattamento delle patologie osteo-articolari anche nell’ambito della riabilitazione dei pazienti sportivi. La Tecarterapia viene adoperata anche nel trattamento dei traumi acuti e di patologie croniche.

Cos'è?

La Massoterapia è una forma terapeutica di massaggio con manovre manuali effettuate su aree dolenti, per rilassare la muscolatura o tonificare i tessuti.

La massoterapia, grazie al calore che si crea con le mani a contatto con la cute del paziente, produce benessere fisico, stimolando il sistema circolatorio e linfatico, innescando la vasodilatazione e l'eliminazione di tossine e la produzione di endorfine che provocano una potente attività analgesica. In altre parole, è la manipolazione dei tessuti molli il cui scopo principale è quello di alleviare il disagio in diverse parti del corpo, causato da vari fattori come traumi, cattiva postura e stress, tra gli altri. La parola massaggio può avere differenti origini: dall'arabo MASS che significa toccare delicatamente, strofinare delicatamente; dal greco MASSEIN che significa impastare, strofinare o sfregare; dall'ebraico MASHECH il suo significato è palpare, tastare; e dal francese MASSER il cui significato è quello di impastare, strofinare, ammassare. Si tratta di una tecnica che ha origini antiche, e che ai tempi veniva associata a proprietà curative "magiche". Ha poche controindicazioni ed effetti collaterali, è facile da applicare ma occorre sempre avere una profonda conoscenza dei tipi di tecniche, degli obiettivi di ciascuna e delle forme di applicazione.

Effetti benefici

La manipolazione dei tessuti molli è una tecnica universale di facile applicazione e disponibilità che ha uno scopo terapeutico, sportivo e rilassante. Il massaggio è essenziale in fisioterapia per preparare o terminare una terapia, eliminare o ridurre il dolore e quindi migliorare la qualità della vita del paziente. Oltre ai suoi grandi benefici, il massaggio consente al paziente di stabilire un clima di fiducia nei confronti del proprio fisioterapista, aiutando a eseguire un trattamento efficace in un ambiente rilassato. Esistono molti tipi di massaggi che utilizzano manovre diverse, ognuno con caratteristiche che li distinguono in termini di tecnica, indicazioni, controindicazioni ed effetti fisiologici. in questo articolo conoscerai alcuni tipi di massaggi e imparerai a differenziarli.

Ecco gli effetti positivi generali dell'applicazione del massaggio:

• Riscaldare, stimolare e sviluppare la muscolatura
• Stimolare o calmare il sistema nervoso (effetto analgesico)
• Rilassare i muscoli
• Migliorare le aderenze, rendere i tessuti più flessibili
• Migliorare la circolazione, eliminando le tossine
• Migliorare il benessere psicologico

Indicazioni

Il massaggio, probabilmente uno degli strumenti terapeutici più potenti che siano esistiti, è universale ed efficace per ridurre o eliminare varie affezioni del corpo umano. Il massaggio può agire su:

• Malattie dell'apparato locomotore
  
• Malattie reumatiche (eccetto le fasi acute)
• Malattie neurologiche: periferiche (paralisi, disturbi trofici, spasticità) e centrali (stress, insonnia, alterazioni psichiche, esaurimento)

Cos'è?

Il drenaggio linfatico manuale rientra nella terapia decongestiva complessa: il trattamento d’eccellenza per i problemi linfovenosi.  Il linfodrenaggio è un massaggio finalizzato al drenaggio dei liquidi linfatici dai tessuti allo scopo di facilitare il deflusso dei liquidi organici ristagnanti. 

Effetti benefici

È indicato principalmente per favorire il riassorbimento degli edemi, per regolare il sistema neurovegetativo ed è molto utilizzato nell'ambito della medicina estetica per combattere gli inestetismi della cellulite. 

Indicazioni

Il drenaggio linfatico manuale viene utilizzato in tutti i casi in cui vi è un rallentamento della circolazione linfatica e venosa, per cause di varia natura. In pratica è consigliato ogni volta in cui vi sia un edema che si manifesta con un gonfiore localizzato e con sensazioni di tensione, pesantezza e fastidio. Lo scopo del drenaggio linfatico manuale è quello di incoraggiare il fluido linfatico in eccesso ad allontanarsi dall'area gonfia in modo che possa essere riassorbito efficacemente. Il massaggio verrà eseguito su di un lettino fisioterapico in posizione supina, prona e sul fianco. La frequenza delle sedute varia da caso a caso e non può essere prevista se non dopo valutazione del singolo caso. Come previsto dalla TERAPIA DECONGESTIVA COMPLESSA di cui il linfodrenaggio è parte integrante potrebbe essere necessario per mantenere i risultati raggiunti, l’utilizzo di calze o bracciali contenitivi soprattutto in caso di problematiche croniche quali il linfedema, il lipedema e l’insufficienza venosa.

Cos'è?

La Laserterapia fa uso terapeutico del laser attraverso l’emissione stimolata di radiazione mediante un dispositivo piuttosto complesso che si avvale dell’energia generata dai raggi laser per ottenere una risposta biochimica in corrispondenza della membrana cellulare.

Effetti benefici

Riscalda il tessuto, per un sollievo immediato da dolore e rigidità localizzati a livello articolare o muscolare con effetto antidolorifico. L’impiego della laserterapia è tecnicamente semplice e parzialmente indolore, il paziente, infatti percepisce solo una leggera ondata di calore sulla parte trattata.

Stimola la funzionalità vascolare locale, per rilassare la muscolatura e aiutare a ridurre infiammazione, edema e sintomatologia dolorosa con effetto antinfiammatorio.

Promuove il metabolismo cellulare, per stimolare i processi di riparazione tissutale e ripristino funzionale in caso di lesioni muscolari che non possono essere risolte chirurgicamente.

Grazie ai suoi effetti su dolore, edema ed infiammazione, è una tecnica che trova ampio utilizzo in fisioterapia, riabilitazione e in ambito di pain management.

 

Indicazioni

Patologie che possono essere affrontate con successo con la laserterapia

Patologie osteoarticolari

Un gruppo di patologie che include problematiche con un alto impatto sulla qualità della vita e che affliggono in prevalenza la popolazione matura, come l’osteoartrosi e, in generale, il dolore articolare

Patologie neuromuscolari

Condizioni di particolare interesse per la popolazione giovane e attiva, spesso associate all’affaticamento neurologico e muscolare od originate da infortuni sportivi

Tendinopatie

Edemi/Ematomi

Correlati rispettivamente a condizioni patologiche del sistema linfatico e circolatorio

Lesioni tissutali

Cioè i danni traumatici a carico dei tessuti molli che possono interessare diverse aree anatomiche

La magnetoterapia si avvale dell'utilizzo di campi magnetici per il trattamento dei pazienti che presentano fratture ossee. La magnetoterapia accelera la formazione e il consolidamento del callo osseo.

La magnetoterapia è inoltre molto indicata a pazienti che presentano dolori articolari, muscolari o muscolo-articolari, così come a coloro i quali presentano malattie scheletriche come l'osteoporosi.

Cos'è

Le onde d'urto sono state impiegate in campo medico a partire dal 1980 nella disgregazione dei calcoli renali con l'idea fondamentale di poter distruggere con precisione le calcificazioni e/o tendinopatie presenti all'interno dell'organismo, senza danneggiare i tessuti circostanti. Questo fatto rappresenta un enorme progresso rispetto all'intervento chirurgico, rimasto a lungo l'unica opzione terapeutica nelle calcolosi resistenti alle cure mediche tradizionali.

Verso la metà degli anni 80 nuovi studi hanno aperto ulteriori orizzonti sulle effettive potenzialità terapeutiche delle onde d'urto, in particolare in campo ortopedico sia per la cura dei tessuti molli che dei tessuti ossei. 

Effetti benefici

La terapia con onde d'urto o ESWT (Extracorporeal ShockWave Therapy) sfrutta il fenomeno della cavitazione provocato da onde acustiche percettibili ad elevata intensità per curare patologie litiasiche delle vie urinarie, patologie ortopediche e neurologiche. Le onde d'urto rappresentano una terapia non invasiva pressoché priva di effetti collaterali e ripetibile. Il passaggio del fascio delle onde d'urto attraverso il tessuto patologico attiva a cascata una serie di processi biochimici che generano una risposta antinfiammatoria, antidolorifica e rigenerante (trofica)

Indicazioni

Sempre maggiore è negli ultimi anni la ricerca in campo dermatologico dove le onde d'urto sembrano avere una grande efficacia terapeutica in molte patologie quali ferite croniche, ustioni, ulcere diabetiche.

Cos'è?

Gli ultrasuoni, in breve, sono onde acustiche con una frequenza superiore ai 20 kHz (20.000 Hertz), quindi non udibili dall'orecchio umano. L'uso degli ultrasuoni sul corpo è possibile perché l'ultrasuono penetra nel sistema biologico (a una profondità inversamente proporzionale rispetto alla frequenza delle onde) e rilascia l'onda.

L’ultrasuonoterapia è una forma di trattamento comune della fisioterapia che utilizza le onde sonore con frequenza superiore alla nostra soglia di udito. È considerata una terapia termica meccanica che, attraverso la penetrazione delle onde sonore, è capace di ottenere particolari benefici. L'efficacia della terapia a ultrasuoni si basa su un’azione di massaggio cellulare ed intercellulare ad alta frequenza. I tessuti irradiati con ultrasuoni entrano a loro volta in vibrazione, con conseguente dispendio energetico e produzione di calore: da questo effetto deriva quello curativo.

Sulla zona da trattare e sulla testina dell’apparecchio elettromedicale viene applicato un gel conduttivo che permette una migliore trasmissione delle vibrazioni sonore, mentre la testina viene spostata con un movimento rotatorio molto lento, sempre a contatto con la cute. La durata di una seduta di trattamento varia tra i 10 e i 15 minuti.

Effetti benefici

Abbiamo spiegato velocemente cos'è e per cosa viene usata l'ultrasuonoterapia, ma, per familiarizzarci un po', proviamo a elencarne brevemente benefici e campi d'applicazione.

I più comuni disturbi trattabili con la terapia a ultrasuoni sono:

• Sciatalgia;
• Nevrite;
• Periartite;
• Tendinite e tendinopatie di vario genere, come l'epicondilite, la tendinopatia rotulea e quella dell'achilleo;
• Conflitto sub-acromiale della spalla;
• Lesioni muscolari;
• Contratture

Indicazioni

Per il suo effetto analgesico, la terapia a ultrasuoni ad esempio è usata frequentemente per ridurre il dolore al ginocchio o alla caviglia o in seguito a lesioni muscolari.

I benefici del trattamento con l'ultrasuonoterapia sono generalmente:

• Effetto analgesico;
  
• Effetto anti-infiammatorio;
• Effetto decontratturante per i muscoli;
• Stimolo del metabolismo.

Cos'è?

L'elettroterapia sfruttapiccole scariche elettriche a scopo terapeutico. In funzione delle indicazioni terapeutiche l'elettroterapia può essere suddivisa in Elettroterapia Antalgica e di Stimolazione. L'elettroterapia Antalgica ha come scopo affievolire o limitare la percezione dolorifica. In queste sedute, lo scopo è l'attivazione delle aree del cervello deputate al controllo della soglia dolorosa per innalzarla e, inoltre, produrre le endorfine, molecole antidolorifiche preposte all'inibizione del dolore.
In funzione delle indicazioni terapeutiche l'elettroterapia può essere suddivisa in Elettroterapia Antalgica e di Stimolazione.
L'elettroterapia Antalgica ha come scopo affievolire o limitare la percezione dolorifica. In queste sedute, lo scopo è l'attivazione delle aree del cervello deputate al controllo della soglia dolorosa per innalzarla e, inoltre, produrre le endorfine, molecole antidolorifiche preposte all'inibizione del dolore. 

L'elettroterapia Antalgica ha come scopo affievolire o limitare la percezione dolorifica. In queste sedute, lo scopo è l'attivazione delle aree del cervello deputate al controllo della soglia dolorosa per innalzarla e, inoltre, produrre le endorfine, molecole antidolorifiche preposte all'inibizione del dolore. 
L'elettroterapia di Stimolazione, agisce sui muscoli, invece, stimola il loro normale movimento tramite impulsi elettrici. 
Considerando le indicazioni terapeutiche l’elettroterapia può essere suddivisa in due categorie: Elettroterapia Antalgica e di Stimolazione.
Elettroterapia Antalgica. Sono definite antalgiche quelle correnti che sono in grado di ridurre la sensazione dolorifica. Queste correnti possono avere meccanismi d’azione differenti nel produrre l’effetto analgesico. Vedremo dettagliatamente questi meccanismi nella prossima sezione.

Elettroterapia di Stimolazione. Si definisce Elettroterapia di Stimolazione la somministrazione di corrente elettrica finalizzata a produrre contrazioni muscolari. Queste contrazioni hanno lo scopo di “allenare” la funzionalità del muscolo. Questo tipo di elettroterapia può essere utilizzata, con le corrette impostazioni, sia per stimolare un muscolo innervato che per stimolare un muscolo denervato.

Effetti Benefici

I meccanismi d’azione delle correnti di stimolazione possono essere ricercati nell’attività muscolare che sono in grado di produrre. Queste correnti, infatti, hanno la capacità di produrre una contrazione muscolare del tutto simile a quella che si produce mediante attività nervosa. Queste contrazioni, se ripetute per un tempo e modalità adeguate, producono effetti di aumento del tono muscolare e/o recupero del tono muscolare qualora il paziente avesse un deficit dello stesso. Il limite di questo tipo di terapia è nel fatto che la contrazione muscolare è un evento fisiologico che parte dal cervello, che viaggia lungo il midollo per arrivare grazie ai nervi al muscolo. Allenare solo la contrazione muscolare senza allenare il resto del sistema, ha ovviamente delle indicazioni precise.

Indicazioni

Le indicazioni per l’elettroterapia antalgica vanno dal dolore post chirurgico, al dolore dovuto a nevralgie (sciatalgia, cervicalgia, dolore post erpetico etc) a diverse forma di dolore acuto. Sebbene ci siano molte perplessità sulla sua reale indicazione l’elettroterapia del muscolo denegavo può essere utilizzata in chi abbia subito una lesione nervosa con associata perdita della forza muscolare. Il suo impiego maggiore è quello di ridurre il dolore muscolo-scheletrico percepito dal paziente a seguito di traumi o per la gestione del dolore cronico. Sebbene il suo utilizzo sia ancora molto diffuso in Italia, questa terapia non trova molto consenso nel mondo scientifico internazionale e nelle linee guida internazionali.

Il pilates è una forma di ginnastica rieducativa, basato sul controllo della postura e sulla ricerca di una ritrovata armonia nei movimenti della colonna vertebrale e il controllo dell'equilibrio.

Gli step che suggerisce questa pratica si possono riassumere nei seguenti punti:

• Individuazione dello scompenso tramite analisi del baricentro del corpo
  

• Acquisizione di una corretta postura, rispettando i principi di: concentrazione, controllo, fluidità, precisione e tecnica

• Pratica regolare e sistematica degli esercizi di pilates, con regolare verifica del baricentro e della postura.

Il Pilates contribuisce a migliorare:

• flessibilità ed estensione del movimento;
• coordinamento;
• forza e resistenza muscolare;
• postura statica e dinamica;
• controllo del centro del corpo (core), del quale fa parte anche il pavimento pelvico;
• qualità della vita;
• capacità di adattamento e percezione;
• autostima e responsabilità verso il proprio corpo;
• controllo e la concentrazione mentale;
• connessione mente-corpo.